Come NON fare un lavoro?

Solitamente quando le persone vengono insegnate un determinato compito o lavoro, gli viene spiegato come farlo per essere considerato conforme. Ma è altrettanto importante insegnargli come NON fare quello stesso lavoro!

Perché dico questo? Gli studi della psicologia umana hanno dimostrato che per le persone è più difficile NON FARE qualcosa rispetto a FARE qualcosa. Lo sapete come NON FARE UN LAVORO SBAGLIATO? Ci sono tantissimi modi per sbagliare un lavoro e voi dovete evitarli tutti. Una domanda del genere può risultare abbastanza futile. Ma se chiedete di “controllare che il materiale in ingresso sia conforme alla specifica” o che “controllare di aver verificato tutti i punti chiave di una attività alla fine di ogni ciclo” allora almeno la qualità sarà tanto buona quanto è buono il vostro sistema, i punti chiave definiti e la frequenza di autocontrollo.

Questa idea della conferma positiva anziché astensione negativa può anche essere estesa – andiamo a rielaborare i “tre NON del lavoro manuale”: per evitare gli errori umani dovremmo progettare tutti i processi per

  • eliminare la scelta – non permettere ai lavoratori la scelta di materiali, metodi o strumenti applicando la standardizzazione
  • eliminare l’ambiguità – non permettere ai lavoratori di cercare o dover capire qualsiasi cosa che sia già standardizzato
  • eliminare i vuoti – non permettere ai lavoratori di lasciare una attività non finita e passarla ad un altra persona

Come si definiscono quindi gli standard? Gli standard devono guidare la persona, in maniera non ambigua, a seguire la strada del FARE il proprio lavoro in maniera corretta. Questo può essere realizzato tramite dei dispositivi che prevengono il lavoro errato, attraverso le istruzioni e controlli visuali dello stato conforme e dello standard applicato ecc. Tutti questi aggeggi servono per avvisarci, senza alcuna ombra di dubbio, che stiamo facendo il lavoro in maniera corretta. E quando lo stiamo eseguendo in maniera sbagliata, devono avvisarci subito di fermarci e rivedere dove stiamo sbagliando. Se non ci avvisano, è l’occasione di studiare la causa per la quale il sistema non ci ha avvisati e per correggere il sistema: in pratica scopriamo e definiamo un altro modo di NON fare il lavoro correttamente…

Questo è l’essenza del miglioramento continuo: scoprire sempre i modi diversi per NON fare il lavoro correttamente in modo tale che quello che facciamo sia indubbiamente il modo migliore per farlo.

La prima parte di questo articolo è stata presa da questo articolo sul blog di Gemba Panta Rei.

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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