Ostacoli alla trasformazione

Quali sono gli ostacoli per la trasformazione di una organizzazione? Possiamo definirne quattro tipi:

  • ostacoli cognitivi
  • risorse limitate
  • personale non motivato
  • battaglia politica

Vediamo come affrontarli.

Cosa è ostacolo cognitivo? E’ quello che rende le persone coscienti che un cambiamento è necessario, che le sposta dalla posizione di status quo. Solitamente cosa succede? Gli amministratori puntano ai numeri e dicono: “Ci sono due alternative: raggiungere i numeri o superarli”. Ma i numeri possono essere manipolati. E questo può creare un’atmosfera di sospetto e ostilità tra le varie parti dell’organizzazione. E anche se non sono manipolati, i numeri possono guidare nella direzione sbagliata. E raramente si “attaccano” alle persone (spesso sembrano astratti – il problema non è di chi fa il lavoro ma degli amministratori che conoscono il significato dei numeri…). La soluzione quale è? Portare le persone a vedere e sentire dal vivo il “casino” nel quale stanno lavorando. Lo stimolo negativo, è dimostrato, cambia l’attitudine e il comportamento. L’esperienza che non coinvolge il vedere, il sentire o il toccare con mano i risultati (vedi i numeri…) non ha un grosso impatto sulle persone e viene presto e facilmente dimenticata. Per superare l’ostacolo quindi, bisogna far affrontare le persone con i vostri peggiori problemi. E oltre a questo, bisogna anche far parlare le persone con i clienti più insoddisfatti (non c’è un modo migliore per svegliare la coscienza dell’ascolto dei clienti “incazz…”). Questa esperienza diretta esercita un’influenza sproporzionata sulla coscienza cognitiva delle persone.

Come superare l’ostacolo delle risorse limitate? Solitamente, cosa fanno gli amministratori in questa situazione? Dicono che non si può fare perché non ci sono i soldi e demoralizzando le persone oppure chiedono soldi aggiuntivi a destra e a sinistra per poter procedere all’azione (comunque un processo lungo per ottenerle…). Ma bisogna agire subito! Le vostre persone sono state svegliate nel passo precedente e non potete aspettare dei mesi per procedere: il loro fuoco si spegnerà. Allora potete agire su tre fattori: punti caldi, punti freddi e gli scambi delle risorse.

Cosa sono i punti caldi? Sono attività che richiedono poche risorse ma hanno un ritorno potenziale elevato. Punti freddi invece sono attività che consumano tantissime risorse ma hanno un impatto prestazionale limitato. Gli scambi delle risorse invece sono gli scambi delle vostre risorse in eccesso in una area, con le risorse in eccesso di un’altra area, per riempire i vuoti. Le domande che bisogna chiedersi sono le seguenti:

  • Quali attività consumano tante risorse ma hanno poco impatto sulle prestazioni?
  • Quali attività hanno potenziale maggiore ma risorse limitate?

Come superare l’ostacolo motivazionale? Cosa succede solitamente? Viene creata una visione strategica, con tante iniziative dall’alto verso il basso. Perché, per creare una reazione di massa, bisogna fare una azione di massa… Ma spesso questo è un processo costoso, lungo, difficile da applicare. Allora cosa si può fare? Anziché “svegliare le masse” bisogna svegliare e portare dalla propria parte i leader naturali, gli influenzatori chiave (capi reparto ad esempio…) tra le persone, quelli che hanno maggiore influenza sulle masse. Queste sono persone ben rispettate e persuasive. Una volta che loro sono dalla vostra parte, loro fanno di tutto per convincere le masse a seguire la vostra strada e visione e voi vi liberate dal compito pesante di dover affrontare tutte le persone. Una volta svegliati i leader, bisogna metterli in una scatola di cristallo: bisogna rendere le loro azioni altamente visibili a tutti gli altri leader in modo tale che si possono confrontare tra di loro. Ma non ci deve essere nessuna colpa alle persone, solo la volontà di scoprire e risolvere i problemi ed eseguire le azioni concordate. In questo modo la mancata azione diventa chiaramente visibile a tutti. E nessuno vuole fare la brutta figura…

L’ultimo ostacolo è la battaglia politica. La politica organizzazionale è una realtà immancabile della vita aziendale e/o pubblica. Ci sarà sempre qualcuno contrario al cambiamento. E più si va avanti, più la resistenza (interna o esterna…) diventerà forte. Come si può affrontare questa battaglia? Ci sono tra fattori chiave:

  • dar fiducia ai vostri “angeli” – le persone che hanno più da guadagnare dal cambiamento
  • tenere sotto controllo i vostri “diavoli” – le persone che hanno più da perdere dal cambiamento
  • trovare un bravo consigliere – la persona che è altamente rispettata e che conosce in anticipo tutti i campi minati, incluso chi vi darà battaglia e chi andrà a supportare il cambiamento

Non bisogna mai lottare da soli. Bisogna sempre allineare i vostri detrattori e supportatori e cercare una soluzione che va bene come compromesso per entrambi. Ma bisogna muoversi velocemente. Bisogna isolare i vostri “diavoli” facendo le coalizioni con gli “angeli” ancora prima che la battaglia abbia inizio. In questo modo, la guerra viene scoraggiata ancora prima di avere la possibilità di diffondersi.

Se mettete assieme tutti questi pezzi del puzzle, la trasformazione sarà un gioco da ragazzi. Se non lo fate, buona fortuna…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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