Lean è come musica

Sabato sera ho assistito ad un concerto di musica classica di Marco Grilli presso Istituto Goethe a Trieste e mi è venuto in mente un bellissimo paragone: lean è come musica!

Perché dico una cosa del genere? Vediamo un attimo perché mi è venuto in mente un paragone del genere: il lean ha come obiettivo la realizzazione del flusso continuo in maniera coordinata, senza difetti, senza sprechi. La musica realizza tutti questi obiettivi: quando un bravo maestro sta suonando, egli vive nel flusso e lo trasmette a tutte le persone che lo circondano, è perfettamente coordinato ed esegue la musica senza sbagliare mai e senza sprecare mai il tempo e le risorse. La sua esibizione è coinvolgente e non si nota il passaggio del tempo, quindi anche chi sta ascoltando vive nel flusso. La musica eseguita da parte di un bravo maestro in pratica rappresenta l’ideale del lean. Ma sappiamo tutti che un bravo maestro non sapeva suonare alla nascita: ci è voluto tantissimo esercizio e anni di pratica per arrivare ai livelli di perfezione.

Lo stesso si può dire del lean nelle organizzazioni. Una organizzazione non lean è come un principiante che per la prima volta si mette davanti allo spartito e davanti ad uno strumento musicale e comincia a suonare una nota a caso, senza avere nessuna tecnica ne conoscenza dello stesso. La nota successiva non è collegata con la precedente e quella dopo ancora di meno… Egli non sta suonando ma sta riproducendo dei suoni a caso. Lo stesso succede nelle aziende: vengono riprodotte azioni a caso, senza un vero collegamento tra di esse. Man mano che si impara un pò a leggere lo spartito e suonare (con l’aiuto di un maestro… consulente), si riesce a riprodurre una melodia, con tantissimi errori, con tempi sbagliati, ma si inizia la trasformazione, e si comincia a sentire qualche collegamento e qualche passaggio eseguito correttamente. Non è molto, ma ci sentiamo contenti ed entusiasti di aver raggiunto questi primi traguardi. Nell’azienda succede lo stesso: una volta iniziata la trasformazione lean, fatte le prime modifiche ed ottenuti i primi risultati, l’entusiasmo inizia a prendere piede tra le persone e questo entusiasmo serve come sostenitore dell’intero progetto. Poi con tempo si diventa sempre più bravi, i collegamenti tra le varie attività vengono realizzati in flusso continuo (o vicino ad esso) e l’azienda inizia ad assomigliare ad una composizione, eseguita da un bravo suonatore. Questo è il caso delle aziende lean migliori, dove la melodia è riconosciuta da tutti e tutti tendono a suonarla al meglio delle loro capacità, cercando di non sbagliare mai e correggendosi quando l’errore avviene, avendo sempre in mente un obiettivo chiaro (il vero nord – lo stato ideale…): suonare come un vero maestro…

Quale è la caratteristica di questo stato ideale: le attività perfettamente coordinate tra di loro, in una sequenza precisa e perfettamente determinata, con conoscenza esatta di cosa deve essere eseguito, quando e da chi, con quali tempi, per ottenere un prodotto senza difetti. Infatti, come in una sinfonia: le note eseguite in una precisa sequenza e in maniera coordinata, con massima bravura (tempi) per ottenere una melodia perfetta che coinvolge sia il maestro sia le persone intorno a lui.

Suonare una sinfonia in maniera perfetta è come eseguire un lavoro in flusso continuo e senza sprechi: lean per questo motivo può essere paragonato alla musica e un lean perfettamente eseguito è come una sinfonia perfettamente eseguita da parte di un bravo maestro.

Bravo maestro per la lezione di lean offerta!

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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