Ho trovato recentemente un blog post sul sito di Got Boondoggle? di Mike Wroblewski che parla della leadership e della necessità di guidare le persone con la propria influenza e non con la presunzione, ordini e critiche alle persone.
Nel post viene riportato in luce un libro di Dale Carnegie “How to Win Friends and Influence People” dove parla di principi per influire sulle persone senza perdere la loro fiducia e stima.
Vediamo un pò quali sono questi principi:
- non criticare, condannare o lamentarsi – “Qualsiasi persona può fare queste cose, ma ci vuole carattere e autocontrollo per capire e perdonare” (Benjamin Franklin)
- non puntare alle persone quando hanno torto – rispettare diversi punti di vista
- quando voi avete torto, ammettetelo chiaramente e andate avanti
- raggiungerete molto di più nel business con il miele che con l’aceto – siate gentili e amichevoli
- fate parlare molto di più le altre persone, ma ascoltate attentamente
- guidate le persone alla conclusione che volete facendo dei suggerimenti, ma lasciate che la persona vi arrivi da sola e si senta che l’idea era sua
- credete che le persone, tutto sommato, sono tutte buone ed oneste
- usate le domande per guidare le persone anziché dare degli ordini
- siate supportivi e fate in modo che gli errori sembrino facilmente correggibili
- osservate il meglio nelle persone e poi loro si evolveranno alle vostre attese
“Guidate l’organizzazione come se non aveste nessun potere.” (Kan Higashi – dirigente NUMMI)
Questo post ha dei punti che possono anche trovarmi un pò in disaccordo. Ad esempio: guidare le persone facendo gli suggerimenti per portarle alla vostra soluzione, secondo me è molto più appropriato insegnare le persone a pensare e risolvere i problemi con la propria testa facendo le domande giuste, poi accettare la soluzione che trovano anche se non era uguale alla vostra, basta che il ragionamento e la strada seguita sia quella corretta. In fondo, anche voi non siete perfetti e potete aver saltato qualche passaggio, ma se la persona è guidata nella direzione giusta, elabora tutte le alternative e trova una soluzione giusta, implementatela senza pensarci molto, in fondo così la persona viene anche responsabilizzata per la propria soluzione… L’altro esempio è quello di credere sempre che le persone siano tutte buone ed oneste mi trova un pò in disaccordo: sicuramente le persone non sono mai tutte uguali, ci sono sempre i “furbi” in giro. E’ il vostro atteggiamento, la cultura della vostra organizzazione, la formazione ed insegnamenti che fate a queste persone che le fa agire in maniera “furba” (se questo è intrinseco nella loro natura) o onesta. Con la formazione e la cultura bisogna promuovere la parte onesta e buona delle persone e sopprimere la parte furba.
Qualche domanda?