Buon leader o Grande leader?

Dal blog di Jon Gordon un articolo che parla di leadership. Esistono due tipi di leader: i leader buoni e i Grandi leader. Quale è la differenza tra i due?

  • le persone credono in un buon leader, invece i grandi leader fanno credere le persone alle loro capacità proprie
  • un buon leader dice “Guardate cosa riesco a fare.”, un grande leader invece: “Fatemi mostrare ciò di cui voi siete capaci.”
  • un buon leader pesca il pesce in modo che gli altri possono mangiare oggi, un grande leader insegna alle persone di pescare così possono mangiare tutta la vita

Cosa si nota da queste righe? Nella vita, come ne lean, un leader deve trasmettere la sua conoscenza a tutti e guidarli con l’esempio. Ma l’esempio non deve essere lui a fare una certa cosa ma deve essere la persona a imparare a fare un determinato lavoro e dimostrare così l’influenza positiva che un leader abbia avuto su di lei. Il ruolo del leader (come dice anche la parola stessa lead=guidare) è quello di guidare gli altri verso obiettivi comuni, per il bene di tutti, e non di fare il lavoro lui stesso. Si tratta di una precisazione culturale che spesso non si riscontra nel mondo di lavoro in Italia: spesso e volentieri i leader danno l’ordine e non guidano le persone, fanno da soli e danno degli imb… agli altri anche se non li hanno mai formato veramente a fare il lavoro (“perché è una cosa che uno può imparare in 5 minuti, come ho fatto io…”). Invece di comandare e controllare bisogna fare il cosiddetto gemba leadership (dal blog di John Shook, LEI):

  • il mio lavoro è di sviluppare te, quindi ho bisogno della tua opinione e delle tue idee per poterlo fare
  • ti darò degli obiettivi che sono chiari ma sfidanti
  • ti darò anche un tempo per realizzarli entro il quale devono essere fatti
  • mi aspetto da te le relazioni su tutte le cose che succedono, sempre
  • ti chiederò di cosa hai bisogno, vedrò ciò di cui hai bisogno e ti darò supporto ed insegnamento se necessario
  • e tornerò sempre a vedere come vanno le cose

Un leader deve sviluppare durante i kaizen e con l’esperienza le seguenti caratteristiche (blog di Gemba Panta Rei):

  • attenzione ai dettagli
  • visione di ciò che è possibile, dell’ideale, per poter pensare a lungo termine
  • intuito sviluppato attraverso la riflessione su problemi risolti e le loro cause
  • lavoro di squadra insegnando gli altri
  • avanzamento nella cariera dei propri dipendenti dovuto alla tua guida ed insegnamento
  • collegare l’impatto di molti piccoli miglioramenti per farti crescere dal punto di vista finanziario ed economia del lavoro e poter collegare questi agli obiettivi globali dell’organizzazione
  • chiarezza del pensiero sviluppata attraverso l’osservazione, capace di osservare gli sprechi e di eliminarli
  • rispetto per le persone, tempo, risorse, differenti punti di vista
  • obiettività nel gestire e guidare con i fatti e dati in mano sperimentando per verificare di persona
  • relazioni personali con i clienti e fornitori facendo così crescere l’intera organizzazione

Queste sono le cose da cambiare nella mentalità delle persone se si vuole andare a trasformare le nostre aziende in aziende lean.

La filosofia greca (proviene da Socrate…) ci dice che bisogna guidare facendo le domande e non dando le risposte. Questa è stata abbracciata a pieno nella filosofia lean: chiedersi il PERCHE’ un sistema o un processo fallisce in continuazione e non chiedersi CHI è che lo fa fallire (accusare le persone…).

Ne abbiamo ancora di strada da fare su questo percorso ma se si inizia…

Ditemi le vostre opinioni nei commenti.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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