Formazione lean: come sviluppare le persone?

Quali sono le regole per progettare i processi, formare le persone che vi partecipano e migliorarli? Vediamole:

  1. Specificare tutte le attività per sequenza, tempistica e risultato desiderato
  2. Definire chiaramente il trasferimento dei materiali e delle informazioni
  3. Mantenere il percorso di ogni prodotto e servizio semplice e diretto
  4. Trovare e risolvere i problemi alla radice con metodo scientifico

Queste quattro regole rappresentano l’essenza di standardizzazione e PDCA e per raggiungere l’eccellenza devono essere applicate costantemente.

Come fare ad applicarle? Gli adulti imparano attraverso l’applicazione, pratica e trovando rilevanza nel loro lavoro quotidiano. Una classe lean efficiente sul luogo di lavoro trae paralleli con una classe scolastica efficiente. Sono stati fatti degli studi che una classe scolastica è efficiente se sono rispettati alcuni parametri:

  • Il rapporto insegnanti-studenti: se è superiore a 12-14 studenti per un insegnante, la classe risulta poco efficiente. Il rapporto migliore è quello dove ci sono 5-8 studenti per ogni insegnante, il rapporto che si nota nelle migliori aziende lean (vedi Toyota…), dove ogni capo squadra ha 5-8 persone che deve controllare. Se deve controllare più persone, l’insegnamento e la formazione forniti cominciano ad essere meno efficienti in quanto una persona non riesce a seguire allo stesso modo tutti gli studenti e a conoscere a fondo il loro stato di apprendimento. Lo stesso si può notare anche nelle classi scolastiche dove in Italia abbiamo 20-30 alunni per classe e un solo insegnante: spesso succede che quell’insegnante non conosce le capacità reali nemmeno della metà dei propri alunni. Se queste venissero divise in due classi l’efficienza sicuramente potrebbe migliorare. Chiaramente trattasi anche dell’aumento delle spese per la PA a breve termine ma il lean thinking insegna che bisogna guardare a lungo termine, ai benefici che possano derivare nella società dopo che questi alunni usciranno dalla scuola con mentalità sviluppata per il problem solving. Come si sviluppa questa mentalità? La risposta è al punto seguente…
  • Materiale documentato della conoscenza basato sulle esperienze passate che è essenziale per qualsiasi tipo di insegnamento. In questo materiale sono definiti chiaramente i metodi, gli strumenti, le formule, gli standard, i principi e le linee guida sulle quali dobbiamo riferirci
  • Compiti a casa: gli insegnanti devono impartire ai studenti i compiti pratici da svolgere fuori dalle lezioni (siano queste sul luogo di lavoro o in scuola) che rispecchiano ciò che gli è stato insegnato. Poi la classe (la formazione sul lavoro o classe scolastica…) deve servire come momento di hansei ossia di riflessione e controllo di ciò che i studenti hanno imparato, se hanno raggiunto gli obiettivi di formazione e se non lo hanno fatto trovare le cause ed aiutarli a capire i problemi e trovare le soluzioni. L’aiuto non è di far vedere fisicamente come fare ma farli ragionare con la testa (metodo socratico: chiedere per insegnare, portare la persona a ragionare facendogli le domande che lo portano sulla strada della risposta logica…) fino a quando non hanno capito i concetti insegnati.

L’insegnamento sia sul luogo di lavoro sia a scuola deve essere quotidiano e continuo. Bisogna sempre porsi le seguenti domande:

  • Quali problemi abbiamo aiutato a risolvere per i nostri clienti (alunni) oggi?
  • Quali problemi abbiamo aiutato a risolvere per i nostri colleghi oggi?
  • Cosa abbiamo imparato dalla nostra esperienza odierna?

Se sia a scuola che in azienda (ma non dimenticatevi anche della famiglia con il rapporto genitore-figlio…) le persone iniziassero a ragionare in questa maniera, tutta la società ne beneficierebbe.

E il mondo veramente potrebbe diventare un posto migliore…

Ditemi le vostre idee ed opinioni nei commenti.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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