Strategia Toyota…

Dal blog di Evolving Excellence un articolo sulla Toyota (un altra volta quel nome, si ripete un pò tanto… ;)).

Questo parla della strategia della Toyota nei tempi duri, ossia di come si comporta la Toyota nel momento della crisi finanziaria:

  • i dipendenti non vengono mai licenziati e non vengono lasciati a casa anche se non c’è la produzione (arrivano negli stabilimenti e fanno formazione, interventi di piccolo miglioramento, fanno lavori secondari – dipingere le aree di lavoro, mettere in ordine)
  • i dipendenti vengono regolarmente pagati come se svolgessero il loro lavoro regolarmente (anche se in Toyota USA non esistono i sindacati…)
  • a seconda delle dichiarazioni dei loro dirigenti questo è il modo migliore di superare la crisi con visione a lungo periodo in quanto riformare le persone dopo che la crisi è passata è un lavoro molto oneroso e si rischierebbe anche la qualità del prodotto (da notare che la formazione media in Toyota per arrivare al livello di piena efficienza per gli operai di linea è di circa 5 anni…)

Invece i loro concorrenti (quelli di Detroit…) hanno strategie completamente diverse…

Per leggere l’articolo completo cliccare qui

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

2 comments… add one
  • MG Mar 15, 2011, 11:47 am

    Ciao
    Oggi stavo parlando con una persona che ha collaborato con Toyota in Giappone. Lui non e’ molto entusiasta del metodo Toyota perché ritiene che l’ efficienza dei lavoratori non e’ elevata,in quanto lavorando anche fino a 10 ore al giorno spesso non reggono il ritmo.
    Onestamente questa affermazione mi ha sorpreso. Forse servirebbero piu’ dettagli per definire l inefficienza degli operai giapponesi. Cosa ne pensi?
    Grazie

    • Dragan Bosnjak Mar 15, 2011, 1:46 pm

      Non penso che il problema stia nell’inefficienza…
      Direi esattamente l’opposto. Probabilmente presso questo collaboratore della Toyota sono state portate le efficienze al 100% e tutti devono soddisfarle. Sottolineo il DEVONO perché quando sento dichiarazioni del tipo che la gente lavora per 10 ore al giorno a ritmi esasperati e poi crollano arrivando a casa vuol dire che non è rispettato in esse uno dei pilastri del metodo Toyota: il rispetto della persona. L’efficienza dovrebbe essere calcolata in modo tale da soddisfare la domanda del cliente nei tempi previsti con il numero di persone giusto per non arrivare alle conseguenze di cui tu mi racconti sopra. Solitamente in base al contenuto di lavoro di una postazione rispetto al takt time si calcola sempre un tempo di 85-90%, per poter avere tempo di gestire un eventuale imprevisto o di avvisare di qualche problema. Non sicuramente al 100%… Il numero di lavoratori poi viene calcolato in maniera corretta e dimensionato in modo tale che si lavori a ritmi regolari nell’arco di 8 ore lavorative. Probabilmente qui, per risparmiare qualche yen, hanno ridotto anche i lavoratori all’osso e poi si giustificano con il metodo Toyota per tutte le magagne che gli capitano, dicendo che è il costo dell’efficienza… Non funziona così…
      Quindi dipende dove è stata questa persona a collaborare. Sicuramente non nella Toyota dove queste cose vengono osservate e tenute sotto strettissimo controllo, e migliorate le condizioni di lavoro in termini ergonomici giorno dopo giorno. Magari si tratta di qualche fornitore della Toyota che dalla Toyota ha copiato il metodo per essere più produttivi ma non ha capito niente (o non ha voluto capire niente…) riguardo al rispetto della persona e dello spreco di sovraccarico (muri)… In questo modo fa fare alle persone più di quanto fisicamente sono in grado di fare e queste alla fine non reggono il ritmo, si infortunano, si ammalano ecc.

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